Etichetta: AR Recordings
Tracce: 5 – Durata: 18:06
Genere: Folk Pop
Sito: Facebook
Voto: 6/10
È italiano ma vive in Svezia, Jack Adamant già bassista dei Valerihana, ed ha da poco dato alle stampe un breve esordio solista nel quale è libero di esprimere tutta la passione per quel rock acustico sporcato di folk e di blues che ha ascoltato nei CD di J. Mascis, Lou Barlow, Evan Dando, Bob Muld, Mac McCaughan, Robert Pollard (tutte ispirazioni dichiarate dallo stesso Jack nella sua pagina Facebook) mettendoci un pizzico di poesia in più.
Lunch at 12 Since ’82 è un EP che sceglie di restare sempre su un profilo basso, evitando di caricare gli arrangiamenti di inutili orpelli e optando per soluzioni scarne e giochi di sottrazione con protagonista la chitarra acustica sorretta -al bisogno- da leggere sezioni d’archi (sintetici).
Sebbene la scelta sia dovuta presumibilmente alla sua residenza svedese, quella di esprimersi in inglese finisce per appiattire vagamente l’offerta di Adamant che potrebbe fare qualche tentativo in italiano, certo che non finirebbe per somigliare a nulla di quello che si produce nel nostro Paese e scongiurando definitivamente quel gioco al paragone che, in questo modo, non gli lascia molte possibilità di riscatto.
Le canzoni sono tutte ben scritte, i testi sono intimi e sentimentali senza essere mai banali e gli arrangiamenti hanno la capacità di restare sempre nei ranghi del buon gusto. Perfino qualche asperità lo-fi si integra con garbo nella superficiale compostezza di queste cinque canzoni ed è per questo che l’ambizione, se pur nobile, di affiliarsi a una modalità così internazionale rischia di mettere in evidenza una qualità espressiva ancora un po’ acerba e un tantino troppo derivativa.