Etichetta: Woodwarm
Tracce: 12 – Durata: 40:37
Genere: Pop Rock
Sito: fask.it
Voto: 8/10
Il panorama del guitar pop italiano, recentemente celebrato dai riconoscimenti internazionali dei Måneskin, tiene fermamente ancorati a terra i piedi per dimostrare una dignitosa personalità come contraltare alle tendenze più strettamente rap electro.
Fast Animals And Slow Kids, con alle spalle una corposa gavetta, celebrano i primi dieci anni dall’esordio discografico con un album (il settimo) ricco di consapevolezza e spessore.
È già domani è un lavoro maturo che ambisce ad allargare il bacino d’utenza preparando la band ai riconoscimenti dal grande pubblico (a Sanremo? Ci avranno pensato?) che servirebbero a trasformare un’attività ben rodata in qualcosa anche di professionalmente riconosciuto e remunerato.
Le collaborazioni con colleghi che il passaggio sanremese l’hanno già fatto (Lodo Guenzi che firma il testo di Come un animale e Willie Peyote nel featuring su Cosa ci direbbe) sono di fatto messaggi inequivocabili del bisogno dei FASK di effettuare l’inevitabile salto professionale.
Così, tra rimandi a certe icone de passato tra U2 e Simple Minds (Senza deluderti) e ammiccamenti più coerenti a nomi coevi come Teatro degli Orrori, Ministri, Motta, Zen Circus e TARM, la band perugina mette in scena un lavoro di forte richiamo mainstream, denso di potenziali hit da classifica e ritornelli da canticchiare a squarciagola.
Prodotto in modo eccellente dai FASK assieme a Matteo Cantaluppi (che ha anche seguito i missaggi con Ivan Antonio Rossi), È già domani è in maniera esplicita il disco che guida il gruppo di Aimone Romizi verso la maturità. La grinta rock originale si confronta in maniera davvero efficace con un generale ammorbidimento del suono per competere con la scena giovanile di oggi senza togliere un briciolo di efficacia alla graniticità della band.
Certo, le sonorità crude di Cavalli o Hybris qui non ci sono ma, se è inevitabile pensare ad esse come alle fondamenta per la qualità odierna, è altrettanto chiaro che oggi non avrebbero davvero alcun senso.