Etichetta: City Slang
Tracce: 12 – Durata: 39:49
Genere: Folk Rock
Sito: casadecalexico.com
Voto: 8/10
Calexico giungono al decimo titolo della discografia ufficiale (che, se includiamo le varie -e talvolta preziose- pubblicazioni non ufficiali tra live, collaborazioni e raccolte, supera i trenta titoli) e consegnano El Mirador, un disco con poche sorprese ma, forse proprio per questo, bellissimo.
Joey Burns e John Convertino, nel corso del periodo di pandemia si sono trasferiti in due città diverse continuando a collaborare a distanza, scambiandosi file, spartiti e idee per accorgersi che queste convergevano spesso in una sorta di nostalgia che si trasformava in un omaggio alla loro terra (Arizona) oltre che alla musica che li ha uniti fin dai tempi dei Giant Sand.
Questo sentimento emerge con imponenza nell’album, sviluppando un lavoro fortemente ispirato dalla loro biografia con ritmi, suoni e parole che si uniscono in un tributo commovente e sincero.
Ed è proprio a Tucson, la loro città di origine, che sono ritornati per raggiungere il nuovo studio privato del sodale Sergio Mendoza dove il disco ha cominciato a prendere forma con estrema facilità, combinando le passioni dei musicisti coinvolti con una vena creativa sempre in primo piano.
Gli amanti dei Calexico più folk, quelli che li adorano nelle loro scorribande tex-mex con incursioni nelle danze colombiane, qui troveranno pane per i loro denti perché El Mirador è un lavoro “vecchio stile”, fatto per aggregare e divertire tornando alle origini. Se cercate sperimentazioni o strade nuove sarete delusi sebbene sia piuttosto comune immaginare che il pubblico dei Calexico sia composto principalmente da appassionati della loro anima più autenticamente popular, con ballate struggenti, contornate da trombe mariachi, guiro, riverberi a molla e cori armonizzati di prima classe in uno spirito inclusivo che chiama in causa i ritmi sudamericani, le ballate da cowboy triste di Willie Nelson, il son-jarocho acustico e la ranchera messicana.
Dodici super classici dei Calexico in bella copia e pronti per infiammare i nostri giradischi e, subito dopo, i palcoscenici di mezzo mondo con la consueta contagiosità dei loro concerti.