Etichetta: AR Recordings
Tracce: 10 – Durata: 27:33
Genere: Rock
Sito: jackadamant.com
Voto: 8/10
Il nuovo Obscure Places & Cupboards mette in luce, fin dal titolo, una virata dark nella produzione di Jack Adamant.
Il musicista italo svedese affronta il passaggio al terzo album con una guizzante spinta di maturazione che ce lo consegna sufficentemente adulto per affrontare temi “tosti” come perdita, costrizione, dolore, delusione e sofferenza, espressi con la dignità sonora di chi sa quale sia il veicolo migliore per raccontare le esperienze della vita.
Ma tutto ciò non vi faccia pensare a mutamenti atmosferici dei righi del pentagramma perché Jack continua a muoversi sulle linee di quell’indie-rock, spruzzato di folk, punk e pop, imparato da una scuola smaniosa di esprimersi con sincera originalità.
Il suo nuovo album, in poco meno di mezz’ora, mette in chiaro un delizioso momento artistico che non ha nessuna voglia di conformarsi alle attuali derive della musica giovanile, preferendo l’approccio “di pancia” di chi riesce a mostrarsi in completezza solo con la chitarra a tracolla e il microfono davanti alla bocca.
Prodotto in autonomia (ma con la complicità inestimabile di Gelsomino “Ged” Monteverde), Obscure Places & Cupboards è un delizioso esempio di songwriting senza tempo che, fregandosene delle mode e delle tendenze, si concentra su un linguaggio davvero immortale abbinando la grinta del rock’n’roll alla nobile arte del racconto.
Vincitore del prestigioso contest americano “Blind Band Reviews”, di Punk Rock Radar, questo disco ci rende orgogliosi di un autore che sembra avere tutte le carte in regola per diventare una brillante realtà dell’indie-rock internazionale. E chissà che non sia finalmente giunto il momento per cominciare a dargli spazio anche nel panorama musicale del nostro Paese, impaziente di emanciparsi da troppi prodotti omologati e mortificanti.