Etichetta: Ala Bianca
Tracce: 9 – Durata: 32:26
Genere: Pop
Sito: alansorrenti.com
Voto: 7/10
Innanzitutto fa piacere che un autore brillante come Alan Sorrenti abbia avuto l’opportunità di una reentré finalmente ben progettata e lontana da quelle tentate in precedenza basate su fiacche rielaborazioni del repertorio classico con l’ennesimo nuovo arrangiamento di Figli delle stelle o Tu sei l’unica donna per me ma… la cosa che maggiormente conquista è il fatto che il cantautore abbia realizzato un album nuovo di zecca con nove brani autografi che lo mostrano in evidente stato di grazia.
Per lavorare al suo fianco, Sorrenti ha convocato Stefano Ceri, tra i più interessanti giovani producer del nostro Paese, che ha identificato come il più adatto per trasportare con efficacia in ambito contemporaneo le sue qualità di scrittura e composizione.
Il principale pregio di Oltre la zona sicura è proprio questa capacità di essere congegnato alla perfezione per riconsegnare Sorrenti tanto al pubblico dei suoi appassionati (sia quelli del periodo prog-rock che quelli della sua stagione più pop e internazionale) quanto a quello dei giovanissimi che potranno così scoprire una delle più inconfondibili voci della canzone italiana classica.
Alan Sorrenti punta su tutti i suoi punti di forza, senza presuntuosamente voler indicare una strada ma anche senza perdere l’occasione per raccontare la storia di chi ha fatto un lungo percorso professionale conservando una sincera voglia di mettersi in discussione e di fare musica.
Come dicevamo, Ceri e Sorrenti hanno puntato sull’incrocio generazionale senza porsi limiti, così da ottenere gemme di synth-pop (Inversione di tendenza, Pura Vida) ispirate sicuramente agli anni ’80 ma… capovolte fino a renderle guizzanti hit vaporwave dei nostri giorni, brani di estrazione cantautorale (Gli altri siamo noi, Naufraghi in fiamme) letteralmente salvati dagli arrangiamenti, fino a rigurgiti anni ’70 di psychedelic-pop (Luce magica) e a momenti di impegno sociale, come la dedica a Greta Thunberg (Greta), che rendono il pacchetto vario e piacevole.
Insomma, Alan Sorrenti si prende una piccola rivincita, senza fare miracoli ma confezionando qualcosa di estremamente credibile e contemporaneo, dimostrando di avere in pugno tutta la dimestichezza necessaria a far bene il suo mestiere.
Non dimentichiamo che molti dei suoi dischi storici hanno collaboratori di prestigio come i fratelli Porcaro, Jay Graydon, Mike Howlett, oltre che eccellenze nostrane come Corrado Rustici e Tony Esposito che gli hanno dato la possibilità di inaugurare stili di grande popolarità come il funk-pop (qui rinvigorito nel primo singolo Giovani per sempre) che deve essere stato di ispirazione per gente come i Jamiroquai o Mark Ronson sicuramente guidati da album come Figli delle stelle o a L.A. & N.Y.
Insomma, senza strilli né clamori, ritroviamo un bravo autore, un ottimo cantante e un disco delizioso in un unico pacchetto che… non merita di essere ignorato.