Etichetta: Fuzz Club Records
Tracce: 10 – Durata: 36:38
Genere: Rock
Sito: wearethemen.blogspot.com
Voto: 7/10
La versione embrionale del nuovo disco d The Men è nata durante il periodo di lockdown causato dalla pandemia degli anni scorsi. Chiericozzi e Perro si scambiavano brani imbastiti con batterie elettroniche e si confrontavano sulla direzione da dare all’album.
Alla fine dell’emergenza hanno convocato il resto della band e prenotato lo studio per registrare dieci canzoni che, come il titolo lascia intuire, hanno come comune denominatore la loro città. La New York City di questo disco, però, non ha granché a che vedere con la città di oggi quanto semmai con quella dei locali punk, delle innovazioni musicali degli anni ’70 e ’80 e si prende la briga di rievocare le atmosfere elettriche di quegli anni, partendo dagli elementari guizzi punk dei Ramones (Echo), fino ai più ricercati giri armonici di Television e Pere Ubu (Round The Corner).
Niente di particolarmente innovativo, dunque, ma espresso con l’attitudine sempre giusta di chi non si limita a provare nostalgia e ci mette in condizione di poter assaporare le modalità di declinare la musica rock in base alla città.
New York, in effetti, pulsa in ognuna di queste canzoni e anche quando la band fa vagamente il verso agli inglesissimi Sex Pistols (Hard Livin’), lo fa citando quei Pistols attratti dalla musica di The Stooges e Dead Boys.
Avere nostalgia dei bei tempi andati del Max’s e CBGB’s aiuta sicuramente, ma sono sicuro che anche le generazioni più recenti non mancheranno di sentire in New York City la sincera attitudine che l’ha generato.