maopiume_LUIEtichetta: Autoproduzione
Tracce: 10 –  Durata: 35:50
Voto: 6/10

C’è stato un momento in cui Mao sembrava ad un passo dal diventare un elemento di spicco della nostra canzone. Fu intorno alla metà degli anni 90, quando il discreto riscontro dell’album Casa lo portò a diventare una figura ricorrente nei salotti giovanili della MTV di allora. Ed è per questa ragione che stupisce il totale disinteresse che l’industria discografica gli ha riservato negli ultimi tempi.
Dal sito ufficiale si scopre, proprio dalle parole di Mao, che Piume Pazze viene pubblicato in  totale autonomia:
La scorsa estate sono finito in studio all’Esagono e in un mese, praticamente da solo, ho registrato l’album convinto che in qualche modo ci sarebbe stata una soluzione discografica con la Mescal. Quando a settembre ho capito che non sarebbe successo, mi sono svegliato da questo sonno e ho deciso che l’avrei pubblicato da solo.
Ora. Noi non sappiamo se i discografici abbiano o meno sentito il lavoro prima di decidere di ignorarlo, di certo è necessario ammettere che, sia pure tra molti spunti eccellenti, Piume Pazze non è il capolavoro di Mao. Una cosa  riconosciuta probabilmente anche dall’autore stesso, che ha deciso di mettere l’album in download gratuito sul sito ufficiale.
In effetti, se Piume Pazze godesse di una distribuzione regolare nella forma qui presente, avremmo ragione di trovarlo un po’ troppo sotto tono. Non so se le registrazioni siano quelle previste per l’album definitivo o solo dei provini, rimane il fatto che a pezzi ottimi come Piuma e La mia soddisfazione se ne affiancano altri che sembrano un po’ buttati via. La bossa nova di Shampino, per esempio, non riesce a superare la prova e lascia in bocca il sapore un po’ amaro di un’occasione persa.
Lo stesso si può dire de La notte delle stelle di plastica la quale, nonostante il richiamo country da rodeo-song, sembra eseguita con svogliatezza, come se Mao volesse solo farci capire di cosa si tratta, senza l’impegno necessario ad una registrazione definitiva.
Poi, come dicevo, gli spunti buoni non mancano e ci sono occasioni in cui è possibile ritrovare uno degli autori più interessanti della nostra canzone. Assieme a quelle citate sopra, Parole Buone e Inafferrabile sono talmente gradevoli e ben scritte che ci fanno ben sperare per il futuro.
Io, per cominciare, ho fatto la mia parte ed ho acquistato la versione in CD (10 euri, comprese le spese di spedizione): dimostrare ai discografici che volendo possiamo fare anche senza di loro, mi sembra l’unica arma a nostra disposizione per farli smettere di ignorare gente di talento come Mao. 


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