inno_LL’Inno dei lavoratori (noto anche come Canto dei lavoratori e anche come Inno del Partito Operaio Italiano) nasce nel 1886 con musica di Amintore Galli e parole di Filippo Turati
Galli era un ricco proprietario terriero e conservatore cattolico che scrisse la partitura dell’Inno per tutt’altri scopi. Per questa ragione (forse) non appare il suo nome nei crediti ufficiali nei quali invece viene riportato quello di Zenone Mattei che produsse una variazione sul tema sebbene appaia eloquente l’ispirazione tratta dallo spartito di Galli. 
A commissionare a Turati le quartine di ottonari che compongono il testo, fu il socialista Costantino Lazzari che lo pubblicò ai primi di marzo 1886 sul giornale “La Farfalla” e, subito dopo, il 20 marzo, sull’organo ufficiale del Partito Operaio Italiano.
L’inno avrebbe dovuto debuttare a una manifestazione organizzata per il 28 marzo a Milano ma l’allora Governo Depretis ne vietò lo svolgimento e così il suo debutto venne anticipato di un giorno apparendo per la prima volta il 27 marzo presso il salone del Consolato operaio in via Campo Lodigiano, ad opera della Corale Gaetano Donizetti.

Il 1º maggio dello stesso anno, in occasione del 19º anniversario dell’entrata in vigore della legge dell’Illinois sulle otto ore lavorative, fu deciso dalla Federation of Organized Trades and Labour Unions come il giorno di scadenza limite per estendere tale legge in tutto il territorio americano, pena l’astensione dal lavoro, con uno sciopero generale a oltranza. 
In quel giorno, anche Chicago partecipò allo sciopero generale, in particolare la fabbrica di mietitrici McCormick. La polizia, chiamata a reprimere l’assembramento, sparò sui manifestanti, uccidendone due e ferendone diversi altri. Per protestare contro la brutalità delle forze dell’ordine, gli anarchici locali organizzarono una manifestazione da tenersi nell’Haymarket Square, la piazza che normalmente ospitava il mercato delle macchine agricole. Questi fatti ebbero il loro culmine il 4 maggio, quando da una traversa fu lanciata una bomba che provocò la morte di sei poliziotti e il ferimento di una cinquantina. A quel punto la polizia sparò sui manifestanti. Nessuno ha mai saputo né il numero delle vittime né chi sia stato a lanciare la bomba. Fu il primo attentato alla dinamite nella storia degli Stati Uniti.
In Italia, appena si diffuse la notizia dell’assassinio degli esponenti anarchici di Chicago nel 1888, il popolo livornese si rivoltò prima contro le navi statunitensi ancorate nel porto, e poi contro la Questura della stessa città, dove si diceva che si fosse rifugiato il console degli Stati Uniti. Soltanto dopo decenni di battaglie operaie e lotte sindacali, le otto ore lavorative verranno dichiarate legali soltanto con il Regio decreto legge n. 692 del 1923.
(Wikipedia)

Nel 1989 venne ufficializzata anche in Italia la data del 1° maggio come Festa dei lavoratori e l’Inno di Turati divenne presto una delle canzoni più note per celebrarne le manifestazioni.
La partitura originale dell’Inno dei Lavoratori, depositata a termini di legge dalla Carish Editori, è custodita dai pronipoti Roberto Mattei ed Elena Matilde Gigante-Mattei e reca, sul frontespizio, la dicitura: parole di Filippo Turati, musica di Zenone Mattei, riduzione di Tino Pelosi.