mamhood_nldaEtichetta: Island
Tracce: 10 – Durata: 30:04
Genere: Pop, Hip Hop
Sito: universalmusic.it/mahmood
Voto: 8/10

Presentandosi per la quarta volta (di cui due vinte) a Sanremo, Mahmood sapeva di non aver bisogno di conferme; il suo nome è ormai definitivamente nell’elenco dei grandi interpreti della nostra canzone alla voce “innovatori” e l’occasione si presentava ghiotta per fare una promozione massiccia al nuovo singolo Tuta Gold e all’album che lo contiene, Nei letti degli altri.
Che Alessandro stia giocando un campionato diverso da quello di molti altri giovani colleghi di Top 10, è stato chiaro fin da quel giovanile Dimentica col quale abbiamo cominciato a familiarizzare con la sua scrittura.
Una scrittura che, al terzo album, si fa ancora più raffinata portando la canzone italiana in ambiti internazionali, rubacchiando con furbizia da grandi rinnovatori come James Blake, Frank Ocean, il primo (kan)Ye ma con un tocco autografo difficile da ignorare.
Mahmood parla quasi esclusivamente di sentimenti, allargandosi in ambienti urban solo per narrare la sua stessa vita, sviscerando i bisogni di corazze di difesa (Tuta Gold), ballate d’amore struggenti e desolate (Cocktail d’amore), fino alla metafora poetica in aria gospel di una (la sua) casa che va in fiamme (Stella cadente).
La produzione, affidata come da copione a tanti nomi quante le tracce dell’album, è di serie A, con suoni e arrangiamenti di alta qualità, tra cambi di tempo improvvisi (Bakugo),  progressioni R&B davvero straordinarie (Nei letti degli altri, Tutti contro tutti) e l’inevitabile strizzata d’occhio al rap di Paradiso (coi featuring azzeccati di chiello e Tedua) e Neve sulle Jordan (in duetto con Capo Plaza).
Nella mezz’ora di durata totale, Nei letti degli altri mostra principalmente un artista che riesce a rimanere fedele alla sua storia mostrando al contempo una maturazione davvero impressionante e che ci fa andare fieri di avere, in Italia, un personaggio così bravo e interessante.