Etichetta: Twisted Elegance
Tracce: 15 – Durata: 62:23
Genere: IndiePop

Sito: sevdaliza.com
Voto: 10/10

All’anagrafe Sevda Alizadeh, in arte Sevdaliza è una cantautrice olandese di origine iraniana che alla seconda prova discografica, il qui presente Shabrang, riesce a convincere un bacino d’utenza piuttosto ampio ottenendo un’accoglienza pressoché unanime di consensi.
In effetti l’album è di quelli che non passano inosservati e fin dal primo ascolto risulta evidente la cura con cui è stato scritto, prodotto e interpretato.
Si tratta di un concept album che la copertina illustra alla perfezione. Le foto che vi appaiono ritraggono Sevdaliza con sguardo mesto e piena di lividi che non lasciano adito a dubbi: è un disco intenso e meraviglioso che, appoggiandosi a texture elettro/niche di scuola indie pop (con vaghe derive ritmiche nella trap più sperimentale) esprime turbamenti intimi e disagi esistenziali usando la grazia di una scrittura brillante e leggera che rende la fruizione coinvolgente e passionale.
Se la copertina non bastasse, sappiate che Shabrang, da cui il disco mutua il titolo, è una figura mitologica persiana, un cavallo nero che attraversa una montagna in fiamme per portare in salvo un eroe accusato di violenze. Serve altro?
Il disco sgretola, sotto forma di narrazione, un bilanciatissimo scenario di esperienza umana, con sfumature dolorose, ambientazioni melanconiche e tratti rincuoranti di positività.
La scrittura è esile e precisa ma evita tutte le didascalie e le scuole, per imporsi in modo originale e convincente.
La proposta artistica di Sevdaliza si muove a metà strada tra FKA Twigs, Solange Knowles e Billie Eilish, cogliendo l’essenza principale di quelle colleghe e facendo confluire la passione per la sperimentazione in uno straordinario gusto per la melodia.
Un disco autunnale, dolce e straziante, che potrebbe diventare uno dei più significativi tra le uscite di questo strampalato anno 2020.