Etichetta: Officine Ex-Otago
Tracce: 12 – Durata: 44:29
genere: Pop Rock
Voto: 9/10

Recensione di Paolo Scortichini.
Se questo fosse un mondo giusto ci sarebbero tante label pronte ad accaparrarsi un gruppo come gli Ex-Otago. Cosi non è , ma buon per noi che, in un modo o nell’altro, i ragazzi di Genova sono riusciti a pubblicare quest’ultima fatica chiamata In capo al mondo: se per il precedente Mezze stagioni erano ricorsi a una sorta di partecipazine collettiva e diretta da parte dei fan, stavolta si sono affidati alla mediazione del sito di autopromozione music raiser. Ma in realtà la notizia non è questa e, se vogliamo, neppure quella relativa all’uscita dal gruppo del rapper Pernazza che certamente resta una perdita importante. Piuttosto il fatto che ci si ritrova al cospetto di una formazione viva e vegeta che ha raggiunto una propria maturità e personalità superando a destra i tanti limiti che affliggono l’indie italiano.
exotagocapoNon è da tutti infatti evitare da una parte il derivatismo dei propri santi (stranieri) di turno e dall’altra smarcarsi dalla autorevole ma autoritaria tradizione del cantautorato nazionale. Gli Ex-Otago lo fanno con un gusto pop prezioso, leggero, naive,  ma mai banale. Il loro maggior merito è sicuramente quello di essere potenzialmente molto radiofonici, ma rimanendo allo stesso tempo smaccatamente e intrinsecamente indie. La bellezza di canzoni come Foglie al ventoGiovane estateLa tramontana lo testimoniano a chiare lettere. Difficile che quest’album arriverà in capo al mondo, più probabilmente in capo al cuore.
Paolo Scortichini*


* La recensione del nuovo disco degli Ex Otago inaugura un percorso di Fard Rock volto ad allargare il blog a qualche collaborazione (sporadica o regolare). A prendersi la briga di diventare il primo a provarci è l’amico Paolo Scortichini.  Che ha ascoltato, giudicato (voto alto incluso) e scritto in totale autonomia e al quale va il mio personale ringraziamento.